Rocca Calascio e sullo sfondo il gruppo della Maiella |
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::. Gran Sasso | Escursioni | Rocca Calascio (1460 mt) |
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::. da Pescara si segue
l'autostrada A25, direzione Roma, fino all'uscita Bussi-Popoli. Si
continua sulla Statale 17, in direzione dell'Aquila, fino al bivio
per San Pio delle Camere quindi si volta a destra in direzione di
Castelvecchio Calvisio-Calascio. Arrivati a Calascio si prosegue
fino al bivio che porta alla Rocca. |
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Il panorama è ineguagliabile e lo sguardo spazia dalle vette del Gran Sasso ai Monti Prena e Camicia, alla Maiella ed al Morrone, ai Monti Marsicani, ed ai più vicini Sirente e Velino. Al margine del borgo abbandonato sorge la chiesa rinascimentale dedicata alla Madonna della Pietà con struttura prismatica, coperta a tetto su impianto ottagonale. Il tempio fu probabilmente costruito alla fine del 1500. La tradizione vuole che sia stato eretto in segno di devozione alla Madonna dalle popolazioni di Calascio e Santo Stefano nel punto in cui venne sconfitta una famigerata banda di briganti.
::. Rocca Calascio Intorno a questo nucleo, successivamente, viene costruita una cortina muraria interrotta da torrioni circolari. Poi tutt'intorno le abitazioni: case-torri con tre o quattro piani che nel loro sviluppo prevalentamente verticale ripropongono la funzione di difesa e avvistamento. Spesso le finestre che si aprono su facciate semplici ed essenziali sono riferibili ad un periodo tardo quattrocentesco; esse sono accompagnate da beccatelli a due o tre ordini a cui venivano appoggiate le scale in legno una volta chiuso per difesa l'ingresso principale. La cinta muraria del borgo si sviluppa sul lato nord per circa 300 metri, e su quello meridionale per circa 400 metri. l'area compresa in questo perimetro si aggira intorno ai 43mila mq. Sul lato nord si notano ancora oggi tre torri di fiancheggiamento, mentre al vertice nord di tutta l'area si erge la rocca che sembra nascere naturalmente dallo strapiombo roccioso. E' a pianta quadrata, anche se di esigue dimensioni, al centro presenta la torre di circa 10 metri per lato costruita con tecnica muraria mista. La ripartizione interna è molto semplice e si sviluppa su quattro vani di cui quello a pian terreno è voltato in muratura, per gli altri era stato usato il legno. I torrioni circolari
d'angolo internamente sono divisi in due piani; la cortina di
collegamento tra essi presenta un coronamento a merli ghibellini con
feritoie alternate. Nel XIV secolo Rocca Calascio diviene
possedimento di Leonello Acclozemora ma già nel secolo successivo
esso venne concesso da Re Ferdinando in feudo ad Antonio Piccolomini
Conte di Celano. E' proprio questo il periodo di lenta decadenza del
borgo che coincise con la creazione del nucleo abitato di Calascio
poco distante della Rocca. Lo spazio interno, organizzato da un sistema di paraste tuscaniche e coperto da una cupola ad otto spicchi, si configura in severe forme cinquecentesche; ad una delle facciate esterne, caratterizzate da una generale disorganicità, si addossa un semplice corpo di fabbrica adibito a sacrestia. L'oratorio rappresenta una delle tappe di un tradizionale percorso devozionale. (Note a cura della Regione Abruzzo)
::. Per ulteriori informazioni:
www.roccacalascio.it |
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